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ACCORDO DI MILANO

Il TAR Lombardia chiarisce il ruolo delle Parti sociali e delle Amministrazioni Comunali in materia di Accordi Locali Canoni Concordati

“Non nascondiamo la soddisfazione per aver finalmente ottenuto ragione anche presso il TAR Lombardia nei confronti del Comune di Milano, ma soprattutto perché questa sentenza, che si può definire storica dopo 25 anni dall’uscita della legge, mette fine alle prevaricazioni di certe Amministrazioni Comunali che ingiustificatamente si arrogano il ruolo di “approvare” quanto non di loro competenza”. 

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Accordi locali Canoni Concordati

Un interpello di Adusbef con soluzione interpretativa confermata dal MIT chiarisce ruoli, poteri, facoltà e limiti delle Amministrazioni Comunali e delle Organizzazioni di Proprietari e Inquilini.

Un Interpello della nota Associazione a Tutela dei Consumatori rivolto al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti competente in materia di locazioni, chiarisce molti aspetti relativi ai ruoli, ai poteri, alle facoltà e ai limiti degli Amministratori comunali e delle Organizzazioni della Proprietà e degli Inquilini.

Negli ultimi tempi si erano manifestati  episodi e atteggiamenti di Assessori e Dirigenti comunali che si erano attribuiti il diritto di condizionare, approvare e discriminare accordi, porre in essere arbitrariamente vantaggi fiscali e contributi pubblici riservandoli solo a chi sceglieva l’accordo da loro proposto, e addirittura di porsi come giudici, arbitri e protagonisti degli accordi stessi arrivando addirittura a ritenere di poterli disconoscere se non graditi.

Se già non fosse stato chiaro leggendo la norma, da tale documento (allegato) si evince senza più alcun dubbio che i comuni hanno la facoltà di convocare le parti sociali ma non di assumere un ruolo attivo nella negoziazione dell’accordo, condizionandoli con promesse di agevolazioni ad hoc.

In secondo luogo emerge il dovere di dare pari visibilità, in caso di più accordi separati, a tutti gli accordi stipulati da organizzazioni maggiormente rappresentative della proprietà e dell’Inquilinato.

Ultimo rilevante aspetto quello di evitare la forfetizzazione dei canoni di locazione che devono invece essere stabiliti sulla base di caratteristiche, criteri e dimensioni che devono portare a un minimo e un massimo e non stabilire “a corpo “ e indipendentemente dallo stato di manutenzione e dagli accessori un unico canone fisso per un appartamento o una stanza.

Ma lasciamo spazio alla lettura che più agevolmente può chiarire tanti aspetti più di ogni commento.

Nuova mappa canone concordato OMI

Si comunica che per un migliore utilizzo è stata depositata presso il Comune la planimetria OMI con cui è possibile eseguire il calcolo automatico del canone concordato per Milano alla voce: "Calcolatore Canone" del presente sito
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Duomo di Milano

Parere Milano.MIT 10.1.24
Parere Agenzia delle Entrate

Al fine di fugare eventuali dubbi circa la validità del nostro accordo, peraltro primo depositato ed in vigore dal 12/6/23 si allegano i pareri del Ministero competente (MIT) e di Agenzia delle Entrate.

Spiace vedere che una situazione normale di accordi locali separati presente in tante città d’Italia a Milano venga immotivatamente strumentalizzata per attribuirsi meriti ed orientare scelte verso altre organizzazioni.

Anche il Tribunale di Milano ha già affermato “il comportamento diffamatorio nei confronti delle organizzazioni firmatarie del suddetto accordo” ma a quanto pare non è bastato.

Chiunque ricevesse informazioni riguardanti una presunta non validità del suddetto accordo è pregato di segnalarcelo.

n.d.r. del 1 luglio 24: La recente sentenza del TAR ha confermato in toto il nostro legittimo operato, condannando il Comune di Milano a rettificare la Determina Dirigenziale che ci penalizzava.

ACCORDO LOCALE PER
LA CITTÀ DI MILANO 2023

In allegato il primo accordo locale per la Città di Milano depositato presso il comune di Milano in data 12 giugno 2023, ed attualmente in vigore.

Grazie a questo accordo dopo 20 anni di impossibilità di applicazione, anche a Milano è possibile stipulare contratti a canone concordato a condizioni vantaggiose per proprietari ed inquilini.

Il contratto è valido anche per l'ottenimento delle agevolazioni fiscali come ampiamente documentato dai pareri di Agenzia delle Entrate e del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti).

 

I vantaggi per la proprietà sono di carattere fiscale (cedolare secca al 10% e riduzione IMU) e di poter affittare per una durata più breve (3+2, transitorio da 1 a 18 mesi, per studenti fuori sede da 6 a 36 mesi). per l'inquilino di ottenere un canone più ridotto rispetto a quello di mercato. Inoltre a vantaggio del settore residenziale si sta registrando una più ampia offerta di immobili.

Avendo riscontrato l'interesse di qualcuno a diffondere false notizie, chi dovesse ricevere indicazioni circa la non validità legale di tale accordo è pregato di informare una delle Organizzazioni firmatarie.

Stretta di mano
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